
Elva è un minuscolo paesino a quota 1600 mt tra i pascoli e le montagne della Valle Maira, sembra uscito da un libro per bambini. Qui ci sono scorci panoramici sulle Alpi incredibili e in particolare, si può raggiungere il Fremo Cuncunà, una roccia sospesa nel vuoto da cui si possono fare bellissime fotografie.
Andiamo con ordine perchè immagino che molti non conoscano la Valle Maira, una valle fuori dal mondo, estremo lembo del Piemonte al confine con la Francia. La Valle Maira è meravigliosa se amate la natura e siete alla ricerca di pace, tranquillità, magari volete fare una settimana di digital detox, passeggiare, andare in bicicletta, respirare a pieni polmoni immersi nella natura.

Cosa fare a Elva in Valle Maira
La strada per raggiungere Elva è un susseguirsi di curve a gomito, ma vale la pena percorrerla. Il panorama arrivati in cima è pazzesco, montagne, pascoli, larici e qualche casa sparsa! Sebbene sia un piccolo borgo, estremamente isolato, possiede chicche artistiche e culturali molto interessanti.
La chiesa di Santa Maria racchiude affreschi incredibili del pittore fiammingo Hans Clemer risalenti alla fine del 1400. Il pittore era attivo nella vicina Provenza, si trasferì poi in Piemonte dove realizzò questa incredibile opera ad alta quota.

Inoltre ad Elva si può visitare l’interessante museo dei Pels ossia dei raccoglitori di capelli. Gli abitanti di Elva si erano inventati un mestiere molto curioso, una volta terminati i lavori nei campi, partivano alla ricerca di donne o ragazze che fossero disposte a vendere le loro chiome. Nel caso non fosse possibile convincerle, si accontentavano anche dei capelli che restavano impigliati nelle spazzole. Una volta tornati ad Elva, trattavano i capelli raccolti in modo da farne splendide parrucche, che poi vendevano ai Lord nelle più importanti città d’Europa. Direi che una visita a questo museo è d’obbligo per vedere gli strumenti utilizzati e la storia del paese.
Come raggiungere Fremo Cuncunà da Elva
Visto che siamo venuti fin quassù è il caso di fare un piccolo trekking per sgranchire le gambe e immergerci nella natura. Uno dei punti più famosi, un instagram spot perfetto è il famoso Fremo Cuncunà ossia una roccia sospesa nel vuoto da cui si possono fare foto molto scenografiche. In molti vengo fino ad Elva per fare questa gita molto semplice e adattata a tutti.

Partendo dalla piazza principale di Elva si va verso il museo dei Pels, passati davanti al museo si scende lungo la discesa e si prosegue in mezzo alle case del borgo Mattalia. Si continua dritti, seguendo le indicazioni per il Colle di San Giovanni. Il sentiero molto piacevole prosegue immerso in un profumatissimo bosco di larici, il bosco è ricoperto di rododendri, deve essere uno spettacolo vederli fioriti. Dopo circa una mezzora di cammino si arriva alla cappella di forma circolare di San Giovanni. Qui si apre una terrazza naturale con una vista magnifica sulle Alpi, guardare le foto per credere! Arrivati in fondo a questa terrazza naturale, si scende verso destra ed ecco il famoso Fremo Cucunà che in lingua occitana significa donna accovacciata. E’ ora di fare qualche foto, facendo ovviamente molta attenzione! Stare seduti su questa roccia sospesa e guardare la meravigliosa natura che si ha intorno è un toccasana per anima e mente.

Per ritornare ad Elva si può continuare l’anello e raggiungere il paese dalla strada asfaltata, oppure ripercorre la strada in mezzo al bosco.
Elva mi ha conquistata con la sua pace, i pascoli, il verde, le viste spettacolari sulle Alpi. Una gita assolutamente da non perdere! Spero di poterti raccontare presto altre esperienze in questa Valle, nel frattempo, per non perderci di vista potete seguirmi su Instagram o Facebook e scoprire i prossimi viaggi!
Sono venuto a Elva l’anno scorso. Ho visitato il Museo di Pels e la chiesetta, ho anche pranzato, ma non sapevo di questa semplice escursione. Peccato perchè il posto è davvero interessante e m’ispira parecchio. Ci andrò di certo in futuro!
Ciao Pietro, è un posto davvero bello, io stessa l’ho scoperto da poco, mi spiace non l’abbia visto ma così hai una scusa per tornare in Val Maira, una valle che secondo me è stupenda!