
Imperia si trova nell”ultimo lembo d’ Italia al confine con la Francia, 60 Km la separano dalla Costa Azzurra. Forse proprio la vicinanza con le più famose località francesi hanno penalizzato una città che ha tanto da offrire.
Sono passata non so quante volte di qua per recarmi a Nizza ma stupidamente non mi sono mai fermata. Il destino ha fatto si che, grazie all’Imperia Travel Blog Contest, passassi un piacevolissimo weekend ad Imperia e scoprissi le tante cose che si possono fare e gustare nella poco conosciuta città Ligure.
Weekend ad Imperia: passeggiata al Parasio.
Arrivo ad Imperia nel tardo pomeriggio di venerdì e mi unisco al gruppo di bloggers e youtubers che come me sono coinvolti nell’ Imperia Travel Blog Contest.
Il primo incontro con la città è a Porto San Maurizio, una collina con case colorate che si affacciano sul porto, la zona della città che ho preferito. Partiamo subito alla scoperta del Parasio, vale a dire il cuore medioevale di Porto San Maurizio, sulla cima della collina.
Qui è bello perdersi tra le strette stradine liguri dette ‘carruggi’ e scoprire la grande ricchezza architettonica del passato. Grazie all’esperta guida del Circolo Parasio visitiamo alcuni dei bellissimi edifici del borgo. Iniziamo da palazzo Guarnieri residenza di una ricca famiglia di banchieri, con una splendida loggia dove ancora si possono ammirare gli affreschi. Il bellissimo oratorio di San Pietro e le logge di Santa Chiara da cui si ha una strepitosa vista panoramica sul Mediterraneo.
Finito l’interessante tour torno a piedi a Porto San Maurizio, nell’aria c’è un incredibile profumo di primavera che si sprigiona dalla folta macchia mediterranea e il calar della sera sul porto è molto poetico.
Una giornata al mare.
Il sabato inizia con uno splendido giro in barca a vela realizzato grazie allo Yacht Club di Imperia. Viaggiare in barca a vela è un’esperienza unica, fa vivere il mare e permette di vedere la città da una prospettiva completamente nuova. Mi piace tutto, il navigare lento, il gergo utilizzato, la destrezza con cui il capitano manovra la barca, ci dà ordini sul da farsi e finalmente scopro anche cosa significa ‘ Cazza la randa’ ossia tira la corda.
Scopro inoltre che spingendosi più al largo è possibile avvistare delfini, tartarughe marine e addirittura le balene…ed io sono andata fino in Sud Africa per vederle!
Rientriamo in porto e ci dirigiamo al grazioso Borgo Foce, borgo di pescatori che si raggiunge con la romantica passeggiata degli innamorati. Una bella passeggiata lungomare che mi permette di notare tutte le sfumature di blu del mare di Imperia che proprio in questi giorni ha ricevuto l’importante riconoscimento di bandiera blu per la qualità delle sue acque. Borgo foce mi affascina: le case colorate, le barchette, l’atmosfera rilassante è quella che piace a me.
Pranziamo al ristorante i Sognatori, un posticino curato e molto rilassante con un bel dehore vista mare. Provo una deliziosa zuppa di mare e scopro una specialità imperiese: la Stroscia una torta sottile fatta con olio d’oliva e vermut. Il tutto accompagnato da un bicchiere di Pigato, tipico vino bianco della zona che si sposa perfettamente con i piatti di pesce.
Una domenica nell’entroterra
La domenica visita alla cantina Vis Amoris. Si tratta di una piccola cantina a conduzione famigliare che produce Pigato biologico, non sono mai stati usati diserbanti ma utilizzano le tecniche della biodinamica per produrre un vino il più possibile naturale. Facciamo un’interessante visita alla cantina, i proprietari ci illustrano i processi di vinificazione e ci fanno assaggiare diversi tipi di Pigato che producono.
Dopodiché ci avventuriamo per un trekking in mezzo alla natura: agrumi, camomilla, timo, e naturalmente viti da cui si ricava l’ottimo vino. Arrivati nel punto più alto della vigna si ha una splendida vista e si scorge il mare.
Mi piace molto la filosofia di questa casa produttrice che ha a cuore la qualità del prodotto e il rispetto per l’ambiente.
Seconda tappa della giornata è la visita al frantoio Sant’Agata, dove imparo molte cose sulla produzione dell’olio. Anche in questo caso si tratta di un azienda a gestione famigliare che produce olio, olive in salamoia, patè di olive unicamente da olive taggiasche del territorio circostante. La taggiasca è un oliva dolce dal sapore unico, sapere che solo sono utilizzate solo olive locali, che sono raccolte e subito utilizzate per l’estrazione dell’olio ci fa capire che si tratta di un prodotto di alta qualità.
Musei ad Imperia
Vi segnalo infine 2 interessanti musei che si possono visitare durante un weekend ad Imperia.
Il museo dell’Olivo Carli che racconta la storia di questo straordinario prodotto dalle origini ad oggi, con moltissimi video e reperti, davvero interessante.
Il museo del Clown che si trova a Villa Grock, residenza dell’artista svizzero Adrien Wettach in arte Grock. La villa è un esempio di architettura barocco liberty, al suo interno il museo interattivo del Clown.
Imperia: cosa assaggiare e dove mangiare
La farinata è lo street food che non dovete perdere ad Imperia. La farinata è una delizia fatta con farina di ceci, olio d’oliva, acqua e l’ingrediente segreto ad Imperia è il cipollotto. Viene fatta cuocere in forno a legna, e vi assicuro che è buonissima. Noi abbiamo avuto la fortuna di seguire la preparazione e gustare la vera farinata presso la bottega A Sciamada di Oneglia, ottima!
I ristoranti che ho provato e che mi sono piaciuti e per questo vi consiglio sono i seguenti:
I Sognatori a Borgo Foce: ambiente curato e informale, ottimo pesce, perfetto sia per pranzo che per cena.
Chez Braccioforte ad Oneglia: elegante e chic, perfetto per una cena speciale, pesce strepitoso. Ho assaggiato calamari ripieni che si scioglievano in bocca e spaghetti con alici incredibili.
Dalla Padella alla Brace ad Oneglia: curato, personale simpatico, cibo ottimo sia carne che pesce che piatti vegetariani. Buonissima la pasta al pesto.
Insomma non ti resta che andare a scoprire Imperia per passare un weekend autentico e assaggiare le squisitezze del territorio.